venerdì 21 agosto 2009

Topi al Tegame

Cuochi senza frontiere. Ora basta coniglio in porchetta e maccheroni col sugo d'ocio. Boni boni, ma daqquillà han rotto i coglioni.
Via con le nuove tendenze della cucina, interpretate da cuochi emergenti di ogni paese! Nell'immagine uno chef internazionale che prepara pantegane flambé.


La Ricetta:

Il giorno avanti avrete organizzato le catture. Sistemate in Garage 5 o 6 trappole del tipo classico, a molla o a gabbietta, con l'esca di formaggio; e premuratevi di far ricognizioni frequenti, perché non s'abbia a sciupar la freschezza. Traducete i tarponi (VIVI) in un sacco di juta legato con lo spago. All'otta, prendete una sauté di ferro con manico lungo, e mettetela al fòco vivo con tanto strutto di majale quanto ne sta nel palmo di una mano. Quando il bianco-sapone dello strutto rappreso sia divenuto trasparente sfrigolare nel ferro arroventato, rovesciatevi i tarponi vivi dal sacco di juta; e allo scopo di evitar che saltino via, con mano lesta coprite con una capace casseruola. Allo scopo può andar bene anche altro utensile domestico o arnese qualsiasi (io usai la coppa del Ducato) purché di misura adeguata. Dopo che sia cessato lo squittire, nel tempo di una avemmaria potete levar la casseruola, e lavorare di mestolo acciocché si brunisca bene e non si attacchi al tegame. Al tempo, una spolverata di sale e trasferite in un vassojo di portata.
Servite ben caldo senza indugiare. Per chi gradisce i sapori esotici si può abbinare una salsina fresca di avogado e yougurt greco, ma per gusto mio si appesantisce inutilmente.

Chi vuol esser mosca umana?

La leggenda delle “inclinazioni naturali”, che sarebbero delle caratteristiche innate di un bambino che lo portano ad essere più o meno voc...